Occhio alle truffe: ecco come smascherare le truffe del Canone TV

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Nel settore energetico le truffe sono dietro l’angolo e non ci sono mai limiti alla fantasia di chi li architetta. In questo articolo vedremo come smascherare le truffe del Canone TV.

Le truffe sono argomento di tutti i giorni, ci sono sempre state e ci saranno, non solo nel settore energetico.

Sta di fatto che il mondo delle utilities, quindi anche quello di Gas&Power, sembrerebbe più esposto a questo rischio o forse se ne parla solamente di più.

Non passa giorno che una testata giornalistica o un quotidiano online faccia riferimento ad un raggiro subito da parte dei consumatori, in preda a venditori truffaldini e spietati in cerca solamente di incassi facili.

Anche in argomento “Canone TV” si registrano diversi tentativi di raggiri.

Le truffe del canone rai

Sappiamo benissimo che qualche lettore potrebbe dire:

| “Come fa una truffa essere oggetto di un’altra truffa?”

E’ risaputo che la maggior parte degli italiani definiscono il Canone TV “una truffa legalizzata”, non per questo risulta essere la “tassa più odiata dagli italiani” che,  solamente a seguito l’inserimento nella bolletta dell’energia elettrica, ha visto aumentare il numero di contribuenti che lo pagano.

In ogni caso oggi è viva, è entrata di fatto nelle nostre case, bisogna pagarla e bisogna anche stare attenti a qualche truffa messa in atto, sfruttando la leva del canone obbligatorio.

Negli ultimi anni sono state diverse le notizie che hanno messo in evidenza tentativi di estorsioni a danno dei consumatori e, con tutta probabilità, qualche povero utente è caduto nella trappola.

I raggiri possono essere sia fisici, quindi effettuate da persone in carne e ossa, che   virtuali, ovvero online. 

Andiamo a vederle da vicino.

Il finto rimborso

Quella della truffa online entra in azione attraverso una mail, inviata apparentemente, dall’Agenzia dell’Entrate.

Il testo, di cui a breve ne vedremo uno stralcio, punta ad informare ad un fantomatico rimborso a seguito dell’abolizione dell’imposta

|“Gentile contribuente, con la presente desideriamo informarla che le è stato riconosciuto il diritto parziale al rimborso del canone Rai, per un ammontare di x euro. A causa di un errore nel calcolo automatico, ha versato una cifra in |eccesso rispetto al dovuto e ha quindi diritto al rimborso della somma. Una volta inviata la richiesta l’importo accreditato sarà visualizzato sul suo estratto conto secondo i tempi previsti dalla sua banca”.

Alla fine del testo è presente un link che riporta ad un form per poter inserire i propri dati bancari per ricevere il rimborso.

Purtroppo il sito non è quello dell’Agenzia delle Entrate, seppur identifico, ma dietro si cela la cosiddetta dark web, la rete oscura di internet, dove qualcuno sarà pronto ad entrare in possesso dei dati inseriti e usarli per svariati motivi.

Questa tecnica è conosciuta meglio sotto il termine inglese “phishing” e si diffonde sempre più, motivo per cui occorre tenere sempre alta l’attenzione verso tecniche del genere.

Infatti, oltre al suddetto caso del Canone TV, la stessa trama è replicabile con qualsiasi altro ente o azienda.

L’addetto alla riscossione

Come già anticipato oltre al rischio di cadere in qualche email poco sicura, c’è anche la possibilità che qualcuno bussi alla porta per esigere dei pagamenti del Canone TV non effettuati.

Principalmente, in questo caso, le vittime più colpite possono essere gli anziani e gli stranieri che, probabilmente, avendo una bassa conoscenza della lingua o di certi meccanismi burocratici, potrebbero cadere in questo raggiro.

In particolare modo il truffatore si finge “ispettore RAI” sollevando la problematica del mancato pagamento del canone, fino ad arrivare ad esibire dei documenti, palesemente falsi, intimando le povere vittime di pagare a lui il dovuto per non rischiare il pignoramento della TV o conseguenze ancora più gravi.

In questi casi la fantasia fa da padrona e i truffatori potranno mettere in campo le storie più incredibili affinché la vittima creda al tutto, cadendo nella trappola. 

Sono situazioni particolari e avere mente lucida in una situazione del genere non risulta per niente semplice, se poi si aggiunge che la preda prescelta dai truffatori sono le cosiddette “fasce deboli” il tutto si complica.

Cosa fare per difendersi

L’antidoto numero 1 per difendersi da tutte queste truffe è senza ombra di dubbio l’informazione.

Nel caso delle mail phishing i consigli che ci teniamo a darti sono i seguenti:

  • Verifica sempre l’email del mittente, ti potrebbe aiutare molto a intuire il reale mittente dell’email;
  • non aprire mai i collegamenti senza aver fatto prima qualche ricerca;
  • verifica direttamente dalle fonti ufficiali il testo della comunicazione, in modo da assicurarti se sia reale o meno.

 

Per le cosiddette “truffe fisiche” invece è fondamentale diffidare sempre da chi bussa alla porta e di tenere in considerazione solamente comunicazioni ufficiali pervenute tramite posta (raccomandata A/R) o posta elettronica certificata (PEC). 

I canali utilizzati dagli enti pubblici sono questi: mai nessuno busserà alla porta per esigere eventuali importi non pagati.

Revoluce ZeroTruffe

Oggi giorno la fantasia dei malintenzionati galoppa selvaggia e come sottolineato l’antidoto numero 1 è l’informazione!

Revoluce è il primo fornitore di energia certificato Zero Truffe da “il Salvagente” leader nei test in laboratorio contro le truffe ai consumatori.

Ecco perché vogliamo dare, ogni giorno, il nostro contributo per combatterle!

Proprio per questo abbiamo voluto realizzare un piccolo, ma esaustivo, decalogo per tenere sotto mano tutte le truffe – vecchie e nuove – e i metodi per evitarle.

Per rimanere tutelati bisogna essere ogni giorno al passo con i tempi per adattarsi al cambiamento e all’informazione di un settore in continua evoluzione.

Abbiamo deciso, allora, di realizzare una guida 4 + 6: Decalogo contro le Truffe.

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