Le bollette della luce e del gas sono spesso fonte di grande frustrazione per gran parte dei consumatori, soprattutto a causa di importi anomali. Tuttavia esiste una possibilità per poter richiedere la rettifica degli importi.
Molti consumatori finali pensano che, ogni volta ricevono la bolletta dal proprio fornitore, in qualche modo quest’ultimo li fregando.
Con tutta probabilità la diffidenza è data dal fatto che il numero di truffe è sempre in aumento, pertanto nascono spontanei diversi sospetti sugli importi da pagare.
Bollette molto articolate, voci su voci, fanno perdere completamente l’orientamento della spesa e di conseguenza il dubbio, di aver fatto una scelta corretta o meno in merito all’offerta scelta, si fa sempre più grande.
Del resto basta consumare qualche chilowattora in più, nonostante l’offerta sottoscritta sia più vantaggiosa rispetto alla precedente, per perdere di vista il beneficio che il nuovo contratto ci possa portare.
Tuttavia pochi sanno che, in determinate casistiche, è possibile sospendere i pagamenti delle bollette e richiedere la rettifica al proprio fornitore.
Quando è possibile richiedere la rettifica
Uno dei casi in cui è possibile sospendere i pagamenti e richiedere la rettifica della bolletta è quando i consumi della bolletta sono di gran lunga stimati.
Questo che vuol dire?
Nonostante i contratti prevedono che in assenza di letture reali trasmesse dal distributore i fornitori possono fatturare in stima, qualora la stima sia eccessiva rispetto all’effettivo consumo è possibile effettuare un reclamo sospendendo così i pagamenti, per poi riprenderli una volta che la rettifica è stata effettuata.
Così facendo si avrà modo di sospendere tutte le procedure di recupero del credito a patto che il reclamo sia seguito da una foto del contatore dove si evidenziano le letture e soprattutto l’effettiva data in cui si è scattata la foto.
Qui i metodi sono diversi.
Oggi grazie agli smartphone c’è la possibilità di fare delle foto geolocalizzate con tanto di data, tuttavia noi consigliamo, in questo caso, di andare “all’antica” ovvero munirsi di un quotidiano (corriere della sera, gazzetta dello sport, ecc…) e fotografare il contatore con tanto di data del quotidiano.
Così facendo si potrà “certificare” che quella foto è stata realmente scattata in quella data.
Un altro caso in cui è possibile richiedere la rettifica della bolletta è quando il display del contatore non funziona, ovvero non si accede, rendendo impossibile la visualizzazione delle letture.
Il contatore risulta essere l’unico strumento per i consumatori in grado di monitorare i prelievi dalla rete e pertanto deve essere sempre accessibile in modo semplice e intuitivo, per poter constatare tempestivamente i dati di consumo.
Pertanto, se il display del contatore non dovesse funzionare, di conseguenza non sarà possibile verificare se quanto fatturato in bolletta sia corretto o meno.
In entrambi i casi la cosa fondamentale è quella di reclamare formalmente il tutto, per formalmente intendiamo un reclamo scritto dove si attesti che il fornitore abbia realmente ricevuto il reclamo, tramite una ricevuta di consegna.
I metodi più celeri sono tramite pec o fax, ma anche la raccomandata con ricevuta di ritorno può andare bene.
Revoluce = certezza di spesa
Revoluce dal 2016 è operativa come fornitore per le utenze di energia elettrica e anche per il gas.
L’approccio con cui siamo entrati nel settore è stato rivoluzionario. Non ci piaceva l’idea di essere l’ennesimo fornitore che puntava esclusivamente al risparmio, volevamo dare di più ai nostri futuri clienti. Ed è così che è nata la prima energia ricaricabile™.
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Inoltre siamo convinti che il risparmio reale proviene non tanto dal “prezzo che pago” ma quanto più dalle politiche di riduzione e ottimizzazione dei consumi.
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Vuoi dire addio alla bolletta incomprensibile, piena di errori, conguagli e oneri nascosti che gonfiano il totale da pagare?
