Rispondere ad una chiamata commerciale, anche senza saperlo, può risultare pericolo. In men che non si dica ci si può ritrovare travolti nella trappola del telemarketing aggressivo. Vediamo insieme in questo articolo 3 consigli per prevenire i contratti truffa.
Negli anni, sono diverse le sanzioni elevate dall’Antitrust alle imprese fornitrici di energia elettrica e gas, ne abbiamo parlato diverse volte nel nostro blog o attivato provvedimenti, anche per contratti non richiesti,
Clienti ignari che si ritrovano a ricevere bollette da fornitori con cui NON hanno mai sottoscritto un contratto di fornitura o nella peggiore delle ipotesi ritrovarsi con la luce staccata per non aver pagato delle bollette, mai pervenute, di un contratto mai sottoscritto.
Ma c’è un modo per prevenire queste truffe e scongiurare il peggio?
Noi di Revoluce, che ogni giorno ci impegniamo a combattere le truffe, abbiamo voluto realizzare questo articolo e dare alcuni consigli per difenderti dai contratti truffa.
Consiglio numero 1
Il fatto che abbiano i tuoi dati sensibili e che stiano chiamando proprio te NON significa che puoi fidarti o che dall’altra parte della cornetta ci sia veramente il tuo attuale fornitore.
Purtroppo è “prassi” nel settore energetico, ma non solo, lo scambio di database tra agenti, fornitori, ecc…naturalmente è tutto illegale e senza nessun rispetto per la privacy.
Per capire se il tuo interlocutore è in buona fede è un tuo diritto chiedere chi gli ha fornito i tuoi dati privacy. Se la risposta è “siamo il tuo fornitore”, puoi chiedere di farti inviare una copia del contratto dove hai dato l’autorizzazione all’utilizzo dei tuoi dati sensibili per fini commerciali.
Ti possiamo garantire che con un’obiezione del genere sarà direttamente il call-center a mettere giù il telefono!
Consiglio numero 2
Una volta che hai risposto al telefono devi stare ben attento ai primi scambi di parole con l’operatore. Basta poco per entrare “in sintonia” e sorbirsi il copione che ti reciterà.
Devi avere la lucidità di:
- Se non è il tuo fornitore di energia, chiedi immediatamente al venditore per quale società lavora, quindi la Ragione Sociale ed eventualmente la Partita IVA, oltre ad un sito internet che puoi consultare in tempo reale;
- Non fornire mai il tuo codice fiscale ed il tuo codice POD composto da 14 cifre (di solito IT001EXXXXXXXX) se non quando hai realmente deciso di cambiare fornitore ed accettare l’offerta commerciale proposta.
Nella telefonia vi è un codice segreto, denominato codice di migrazione, una sequenza identificativa alfanumerica utilizzato dagli operatori di telefonia fissa per le procedure di cambio operatore.
Ecco, anche il tuo codice POD o PDR devono essere segreti, come il PIN della tua carta di credito.
Lo daresti al primo che ti chiama al telefono?
Consiglio numero 3
Fai attenzione a quelle che in gergo tecnico si chiamano “introduzioni persuasive“, delle frasi fatte che puntano a raccogliere la tua fiducia giustificando il motivo della chiamata con qualcosa di eccezionale.
Eccone alcune:
- Poiché ha una tariffa bioraria dobbiamo riprogrammare il contatore;
- La chiamo per verificare se la sua ultima bolletta è corretta;
- Ci risultano fatture scadute e abbiamo bisogno del codice POD per verificare;
- Stiamo facendo un’offerta dedicata al suo comune;;
- Stiamo facendo un sondaggio sui consumatori energetici
- L’ARERA ha aggiornato le tariffe abbassandole e abbiamo bisogno del suo consenso;
- Una nuova sentenza ha abolito l’IVA sulle accise e abbiamo bisogno del suo consenso per toglierle anche a lei;
- Siamo stati selezionati come fornitore unico della sua città;
- Chiamo per avvisarla che dovrà ricevere accredito sulla prossima fattura per errata fatturazione.
Stai bene attento a queste frasi! In particolar modo ricorda che eventuali agevolazioni statali sono applicate automaticamente dai fornitori!
Consiglio 3 +1
Se ritieni che l’interlocutore sia affidabile e sei disposto ad ascoltare la sua proposta contrattuale, ricorda sempre che:
- Nessuna società di vendita chiama tramite call center o invia addetti porta a porta per applicare tariffe agevolate sulla rete di distribuzione locale. Per fare ciò esiste lo strumento della modifica unilaterale del contratto, non una rete di venditori;
- Idem per verificare se hai diritto ad agevolazioni fiscali o tecniche: per le abitazioni domestiche le uniche agevolazioni previste e di norma già applicate sono IVA al 10% e i bonus sociali;
- Esistono oneri passanti che qualsiasi fornitore è obbligato ad applicare quali ad esempio dispacciamento, perdite di rete, oneri di sistema, ecc…Diffida sempre da chi promette la non applicazione di tali oneri;
- Se ti offrono sconti in percentuale ricorda sempre che fanno riferimento alla sola quota energia e non all’intera bolletta. Statisticamente una famiglia può risparmiare circa il 10% cambiando fornitore.
Consiglio 3+2 (politicamente scorretto)
Più di qualche commerciale non sarà contento di leggere ciò!
Saprai benissimo che chi ti propone dei contratti con un nuovo fornitore ne trae un vantaggio economico dovuto alle provvigioni che incassa.
Nell’articolo inerente ai trucchetti del mestiere abbiamo visto che in bolletta esiste proprio un onere chiamato PCV che serve a remunerare tale attività.
Ora, se proprio hai deciso di accettare l’offerta e di cambiare fornitore segui il mio consiglio:
- Chiedi al venditore di richiamarti nel pomeriggio, o il giorno dopo, e fissa un orario (risulterai molto più credibile);
- Vai sul sito internet del fornitore che ti ha proposto l’offerta e cerca le promo online che solitamente sono molto più convenienti delle offerte proposte tramite incaricati commerciali;
- Sottoscrivi l’offerta online.
In questo modo potrai risparmiare qualche altra decine di euro, bypassando il canale commerciale!
Bene, speriamo che farai tesoro di questi nostri consigli e di farti trovare pronto a contrastare le pratiche scorrette ed i contratti truffa la prossima volta che riceverai una chiamata commerciale!
Revoluce combatte le truffe con la certificazione ZeroTruffe
Noi di Revoluce, in particolare, siamo da sempre in prima linea contro le truffe.
Siamo infatti il primo fornitore in Italia a vantare la certificazione ZeroTruffe.
Questa certificazione è un bollino speciale rilasciato dall’autorevole testata de “Il Salvagente”, che valida la virtuosità di un’azienda e del suo prodotto o servizio.
Nel caso specifico di Revoluce, il certificato è stato assegnato dopo un’analisi lunga 7 mesi eseguita su un campione di utenti attivi che hanno risposto in maniera autonoma ed anonima ad una serie di domande in merito al funzionamento del servizio e sulla veridicità dello stesso rispetto a quanto pubblicizzato.
Con un valore pari ad “Eccellente” Revoluce si è aggiudicata la certificazione ZeroTruffe nel 2020, confermata anche per il 2021 e 2022.
- Kit Contrattuale: integrazioni e revisioni effettuate da uno studio legale specializzato sul contratto e la privacy, VERIFICATO;
- Recensioni: riscontro delle testimonianze accertando la veridicità delle affermazioni, VERIFICATO;
- Customer Satisfaction: il risultato dell’indagine per valutare il grado di soddisfazione dei clienti è stato 6, ECCELLENTE (scala da 1 a 6), il massimo.
- Materiale informativo chiaro ed esauriente (96,5% di risposte positive);
- Procedura di fornitura rapida e soddisfacente (95,2%);
- Importo da pagare facilmente comprensibile (91,9%);
- Consiglierebbe il servizio ad un conoscente (90,4%).
Ancora non ci credi?
Allora non ti resta che metterci alla prova.
Scopri l’energia ricaricabile di Revoluce e di addio alle truffe!