Dai dati estrapolati dal primo monitoraggio ARERA sulla vendita a dettaglio emergono le abitudini dei consumatori, anche quelli salernitani.
Il tempo e passano le ore e finalmente…faremo un cambio fornitore.
Potremmo canticchiare così le note di “Solo una volta” di Alex Britti.
Solo una volta, come quei consumatori che hanno cambiato fornitore appunto “solo una volta”, trovandosi male e ritornando indietro per immobilizzarsi o non cambiare più per timore di brutte esperienze.
Nella massa però il tasso di cambio fornitore dei clienti domestici è in aumento rispetto agli altri anni in entrambi i settori.
Nel settore elettrico il tasso di cambio fornitore dei domestici è pari a 14,4% nel 2019 e a 15,1% nel 2020.
Inoltre, nel primo trimestre del 2021 i clienti domestici hanno cambiato fornitore ad un ritmo piuttosto elevato rispetto ai primi anni monitorati, che se confermato nel resto dell’anno porterebbe ad un tasso annuo del 16,0% annuo.
Dal 2012 al 2020 il numero di utenti domestici nel libero mercato dell’energia è cresciuto mediamente poco più del 4%, con una netta accelerata nell’ultimo triennio.
Già nel primo trimestre del 2021 il trend sembrerebbe ulteriormente in crescita, dove lo 2,8% degli utenti ha scelto il libero mercato.
Tra tutte queste statistiche emerge come la provincia di Salerno stia rispondendo bene agli input del mercato libero.
Salerno, prima in classifica
Nella Provincia di Salerno sono 476.119 mila i punti di prelievo attivi, dove il 54,7% dei consumatori domestici ha scelto il mercato libero. Dato leggermente più alto della media regionale che si attesta al 51%.
Per quanto riguarda il servizio gas 212.193 i punti di riconsegna con il 66,3% già approdato nel libero mercato. In questo caso la media nazionale di attesta a 60,2%
A seguire la Provincia di Napoli che con quasi il triplo dei punti di prelievo raggiunge la quota di mercato libero del 51,3%, fanalino di coda della Regione è la Provincia di Avellino con solamente il 45,7% degli oltre 180 mila punti di prelievo. La media nazionale è al 57,3%
Dall’analisi emerge anche una statistica in merito all’età degli utenti che scelgono un mercato piuttosto che un altro. Le percentuali che saltano subito all’occhio e come nella fascia di età tra i 18 e i 29 anni sono quasi il 76% degli utenti che scelgono il mercato libero, percentuale che arriva quasi a dimezzarsi nella negli over 80.
Perché alcuni non cambiano fornitore?
Sempre dal monitoraggio ARERA vengono a galla le motivazioni che spingono alcuni consumatori ad evitare di cambiare fornitore.
Seppur negli ultimi anni la pratica di switching, ovvero di cambio fornitore si è mantenuta a livelli vivaci, ci sono diversi consumatori che preferiscono evitare di saltellare da un fornitore all’altro. Perché?
Dalle oltre 2000 interviste effettuate le principali risposte sono state:
- Mi trovo bene con il mio fornitore attuale (59,1%);
- Ho paura di avere esperienze negative con altri operatori (13,8%);
- Non mi sono chiari i vantaggi di cambiare operatore o contratto (12,8%);
- Non ho certezza dei prezzi nel libero mercato (11,8%).
La risposta “mi trovo bene con il mio fornitore attuale” sembrerebbe essere molto generica e meriterebbe, senza dubbio, degli approfondimenti per comprendere bene quali aspetti vengono valutati per definire di trovarsi bene con il proprio fornitore.
Le altre 3 risposte invece fanno emergere tutte le criticità del libero mercato, ovvero la mancanza di sicurezza, di garanzie, di trasparenza e di certezza.
Anni e anni di truffe, raggiri, conguagli, offerte commerciali poco trasparenti hanno fatto in modo di far immobilizzare parte dei consumatori nella scelta del proprio fornitore nel mercato libero.
Ad oggi la chiusura del mercato tutelato per i consumatori domestici è fissata al 1° gennaio 2024, come si muoveranno i consumatori incerti?
Revoluce per il mercato libero
Già dal 2016 Revoluce ha cercato di rivoluzionare il mercato dell’energia offrendo trasparenza, chiarezza e semplicità.
C’è riuscita, e ci sta riuscendo giorno dopo giorno, grazie alla formula di energia ricaricabile con un prezzo tutto incluso.
Oggi la maggior parte dei consumatori sono abituati a dover attendere la propria bolletta per capire quanto dovranno pagare.
Ciò sta a significare che rispetto al momento del consumo il conto si presenterà tra un mese o due, questo crea, senza dubbio, diversi disagi, sia per un discorso di consapevolezza dei propri consumi, sia perché le tradizionali bollette risultano incomprensibili.
Proprio per questo noi abbiamo voluto rompere gli schemi e creare il primo prezzo tutto incluso, dove il totale da pagare è data da prezzo x consumo.
Se un mese consumi 100 kWh ti basterà moltiplicare per il prezzo tutto incluso e automaticamente saprai esattamente quanto dovrai pagare, senza costi aggiuntivi (se non quelli del canone rai, finché rimarrà in bolletta).
Abbiamo anche pensato a tutte le perplessità che i consumatori possono avere quando si approcciano a cambiare fornitore, che in linea di massima corrispondono alle risposte date dal sondaggio ARERA.
Proprio per questo abbiamo inserito nella nostra offerta la garanzia “Soddisfatti o rimborsati” dove restituiamo l’intero importo speso se i nostri clienti non sono soddisfatti del servizio che forniamo.
Inoltre Revoluce è il primo ed unico fornitore di energia ad aver ottenuto la certificazione ZeroTruffe da Il Salvangente, leader nei test di laboratorio contro le truffe ai consumatori.
Quali sono i vantaggi di avere un prezzo tutto incluso?
Se ti stai chiedendo quali sono i vantaggi di aderire alla nostra offerta #energiaricaricabile di Revoluce, abbiamo provveduto ad elencarli solo alcuni:
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