Due tipologie di tariffe simili ma con sostanziali differenze. Scopriamo in questo articolo cosa cambia tra le due tariffe per i clienti domestici.
In base all’utilizzo che si fa di un’utenza la stessa può assumere diverse tipologie. Abbiamo le fornitura con tipologia domestiche, che a sua volta si differenziano in domestico residente e non.
Vi sono anche le utenze che possono essere di tipo “altri usi”, seppur intestate ad una persona fisica. Questa tipologia rientra per quelle forniture che alimentano vani scala, garage o motorini dell’acqua.
Poi invece passiamo alle utenze aziendali, quindi gli altri usi con partita iva che si differenziano a sua volta in base alla potenza del contatore stesso.
Ad oggi la cosa che ancora non è molto chiara per i consumatori finali è la differenza che c’è tra un’utenza domestico residente e non e soprattutto quando si può attivare una piuttosto che l’altra.
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza spulciando da vicino queste due tipologie.
Domestico residente o domestico domicilio?
Le differenze che distinguono queste due tariffe sono principalmente due:
- fatturazione del canone RAI;
- quota fissa oneri di sistema.
La tariffa domestico residente, come la parola stessa lo dice, è quella tariffa che può essere attivata solo ed esclusivamente dove sia ha la residenza anagrafica, anche se abitualmente non si vive in quella casa.
Quindi con questa utenza si intende la cosiddetta “prima casa“, da non confondere con il domicilio.
Specifichiamo questo perché la “residenza elettrica”, ovvero dove abitualmente si vive e si effettuano consumi, può non corrispondere con la tua residenza anagrafica.
Per intenderci, anche se sulla tua Carta d’Identità la tua residenza è in Via Verdi, 15 non è detto che la tua residenza elettrica sia allo stesso indirizzo, ma magari su un eventuale altra proprietà.
La residenza elettrica è da intendersi come il domicilio: può essere diversa dalla residenza anagrafica.
Motivo per cui se la tua residenza è in Via Verdi 15, ma hai anche un altro contratto di fornitura attivo in Via Rossi 27, quest’ultimo non potrà essere attivo come domestico residente, ma bensì come domestico non residente.
Tariffa domestico non residente
Quindi se nel luogo dov’è ubicata un’utenza non si ha la residenza anagrafica, a sua volta si dovrà attivare la tariffa domestico non residente.
L’unica differenza, prevista dall’Autorità ARERA, consiste nell’applicazione di una tariffa fissa mensile facente parte della voce di spesa degli oneri di sistema.
Gli oneri di sistema sono quei costi fissi che comprendono:
copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario;
- incentivi per trovare nuove fonti rinnovabili;
- sostegno alla ricerca di sistema;
- copertura del bonus elettrico (non viene pagato dai clienti cui è stato riconosciuto il bonus sociale);
- e così via…
Per comprendere nel dettaglio perché le utenze domestiche hanno tariffe più alte, clicca qui.
Cosa accade se ho due tariffe domestico residente?
Ovviamente non è possibile poter avere due utenze attive con lo stesso nominativo come tipologia d’uso domestico residente, indipendentemente se con lo stesso fornitore o meno.
Qualora per sbaglio ci si ritrovi ad avere due tipologie d’uso come residente è opportuno contattare tempestivamente il proprio fornitore per poter effettuare le rettifiche del caso, evitando spiacevoli situazioni in futuro.
Indica sempre al tuo fornitore la tua residenza corretta, in modo da permetterti l’applicazione della tariffa corretta e l’eventuale addebito del canone rai.
E con Revoluce?
Anche con Revoluce potrai attivare la tua utenza per la tua casa al mare o in montagna, abbiamo la soluzione che fa per te.
Un canone fisso giornaliero in base alla potenza del contatore, al quale si sommano SOLO i kWh consumati, calcolati sempre con la stessa formula del prezzo al kWh tutto incluso.
Inoltre con le ricariche 3-6-12 avrai modo di accumulare diversi bonus che ti permetteranno di abbattere il costo fisso della tariffa domestico non residente.
Si tratta di un modo per assicurarti il massimo del risparmio acquistando in anticipo pacchetti di kWh venduti a prezzo scontato.
In base ai dati di consumo storici di ogni cliente il nostro sistema calcola 3 taglie, pari a 3, 6 o 12 mesi di spesa energia. Ricaricando in anticipo 3 mesi si ottiene subito il 15% di bonus extra, per 6 mesi il 20% e per 12 mesi ben il 30%.
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