L’alternativa più utilizzata per chi non possiede una fornitura di metano è lo scaldabagno. Vediamo in questo articolo come poter ottimizzare il suo consumo.
I consumi all’interno di una casa variano anche in base alle stagioni.
Uno dei responsabili è anche lo scaldabagno, ovviamente per chi non possiede una fornitura di gas naturale.
Nella stagione invernale potrebbe essere necessario tenerlo acceso 24 ore al giorno per garantire costantemente l’acqua calda. Mentre nella stagione estiva potrebbe essere necessario accenderlo giusto qualche ora.
Tuttavia, in una situazione o nell’altra, è possibile mettere in atto dei piccoli accorgimenti per ottimizzare il consumo del proprio scaldabagno.
Regolare il termostato
Per ottimizzare il consumo dello scaldabagno il primo accorgimento è quello di impostare il termostato alla giusta temperatura, in quanto, anche in questo caso, come per il forno o per alcuni modelli di asciugatrici, il funzionamento avviene attraverso una resistenza elettrica che a sua volta riscalda l’acqua.
Quindi il primo accorgimento è di prestare attenzione alla regolazione del termostato, da cui dipende appunto la temperatura raggiunta dall’acqua.
L’ideale è impostarlo intorno ai 50°- 60°C nella stagione fredda e regolarlo ad una temperatura di circa 40°C nei mesi più caldi in modo da evitare inutili sprechi di energia.
Riduttori di flusso e timer di controllo
Oggi abbiamo a disposizione diversi strumenti che permettono di ridurre gli sprechi.
Anche per lo scaldabagno è possibile adoperare dei riduttori di flusso nei vari rubinetti, in modo da consumare meno acqua, in questo caso calda, e di conseguenza sollecitare meno la funzione dello scaldabagno.
Se oltre ad utilizzare i riduttori di flusso integriamo degli interruttori con il timer permettono di accendere e spegnere in tutta autonomia lo scaldabagno, agli orari preimpostati.
Oggi grazie alle prese intelligenti è possibile controllare diversi dispositivi da remoto, rendendo possibile l’accensione e lo spegnimento anche quando si è fuori casa, evitando così inutili sprechi.
Curare la manutenzione
E’ risaputo che per mantenere efficiente qualsiasi elettrodomestico occorre effettuare, periodicamente, una manutenzione. E’ così anche per lo scaldabagno.
Lo scaldabagno, occupandosi del riscaldamento dell’acqua, è facilmente soggetto a forti incrostazioni interne di calcare che si forma proprio quando i sali minerali, contenuti nell’acqua cosiddetta “dura”, viene portata ad elevate temperature.
Motivo per cui sarebbe opportuno effettuare una manutenzione ordinaria ogni due anni, ovvero la pulizia della serpentina, eventuale sostituzione dei flessibili (qualora presentino delle perdite) e verifica delle valvole.
E’ sempre consigliato far effettuare queste operazioni ad un personale esperto e qualificato.
Revoluce e i consumi giornalieri
Alla base del risparmio energetico c’è la consapevolezza dei propri consumi!
Si può ridurre il consumo dello scaldabagno piuttosto che di un altro elettrodomestico, ma se non si ha la consapevolezza di quanto si consuma, a che serve ciò?
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