Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto aiuti-ter, contenente diverse misure per famiglie e imprese per fronteggiare la crisi energetica e il caro bollette. In questo articolo vediamo tutte le misure messe in campo.
La crisi energetica, e il conseguente fenomeno del caro bollette, continua la sua scorsa incontrastata.
Dopo gli aumenti di Luglio e Agosto la scorsa settimana viene approvato il nuovo decreto denominato Aiuti TER.
Il Decreto prevede lo stanziamento di 14 miliardi che vanno ad aggiungersi ai 52 già approvati con il primo e il secondo.
Oltre agli interventi ormai consolidati per i trimestri precedenti, ovvero l’azzeramento degli oneri di sistema, il potenziamento del bonus sociale e la riduzione IVA sulle utenze gas, si vanno ad aggiungere due misure, una per le famiglie e una per le imprese.
Arriva il bonus di 150€
Nello scorso Decreto Aiuti Bis erano stati stanziati 200€ per i cittadini con un tetto massimo di reddito inferiore ai 35.000€, bonus non direttamente collegato al caro bollette ma che è stato istanziato per contrastare il caro vita
Questa volta si riduce sia l’importo sia la soglia di accesso, in quanto il valore è pari a 150€ e il reddito non dovrà superare i 20.000€
Lo stesso verrà riconosciuto a partire dal mese di novembre, a quasi 22 milioni di italiani, secondo le modalità già previste dal precedente intervento.
Credito d’imposta per le aziende
Mentre, per quanto riguarda le misure previste per le imprese, tra le principali novità c’è la garanzia statale sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette e l’estensione del credito d’imposta.
Sono state implementate le percentuali di credito d’imposta che salgono così al 40% (in precedenza 25%) per le aziende energivore e al 30% per le imprese più piccole che impiegano energia elettrica.
E’ stata aumentata anche la platea dei beneficiari.
Difatti nel precedente Decreto tale misura era riservata alle aziende con una potenza disponibile non superiore ai 16,5 kW, mentre il nuovo abbassa la soglia di accesso a ben 4,5 kW di potenza.
Si potrà beneficiare del credito d’imposta per le spese della materia prima sostenute nei mesi di ottobre e novembre, se superiori al 30% rispetto ai consumi sostenuti nel 2019.
Con Revoluce posso contrastare il caro bollette?
Se i prezzi all’ingrosso aumentano, aumentano per tutti.
Tuttavia, ancora una volta, abbiamo messo in campo degli interventi per venire incontro ai nostri clienti e permettergli di abbattere il caro bollette.
Già nel 2020 avevamo messo in campo delle misure in atto per contrastare il coronavirus e ci siamo voluti ripetere con le ricariche 3-6-12!
Si tratta di un modo per assicurare il massimo del risparmio ai nostri clienti, permettendo loro di acquistare in anticipo pacchetti di kWh venduti a prezzo scontato.
In base ai dati di consumo storici di ogni cliente il nostro sistema calcola 3 taglie, pari a 3, 6 o 12 mesi di spesa energia. Ricaricando in anticipo 3 mesi si ottiene subito il 15% di bonus extra, per 6 mesi il 20% e per 12 mesi ben il 30%.
In questo modo ogni revoluzionario riesce ad usufruire di un prezzo decisamente più basso, mantenendo sempre un saldo positivo (così da pagare sempre il prezzo al kWh più conveniente) e non subire gli aumenti che stanno affliggendo il mercato elettrico italiano.
Per venire incontro alle esigenze di tutti i revoluzionari è possibile anche rateizzare la Ricarica6 e la Ricarica12 (in questo caso il bonus per Ricarica6 sarà del 15% e quello per Ricarica12 del 20%).