I prezzi di luce e gas sono notevolmente diminuiti rispetto allo scorso anno, ma il 31 marzo scadranno gli sconti introdotti dal presidente del consiglio Draghi e prorogati dal governo Meloni.
Con la chiusura del primo trimestre dell’anno termineranno le agevolazioni introdotte con i vari Decreti Aiuti, in particolar modo l’azzeramento degli oneri di sistema e l’iva agevolata sul al 5%.
Già nel dicembre scorso, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva dichiarato l’intenzione di sostituire gli sconti sulla bolletta della luce e del gas con un meccanismo diverso, ispirato al modello tedesco: ovvero prevedere uno sconto fino all’80% dei consumi effettuati negli anni passato, mentre il resto verrebbe pagato a prezzo pieno, in modo da incentivare il risparmio in termini di consumo.
In particolar modo in Germania da marzo 2023 e fine aprile 2024, le famiglie e le piccole medie imprese pagheranno un prezzo calmierato dei chilowattora fino a un consumo dell’80% del consumo di base.
Il consumo viene confrontato con il consumo dell’anno precedente e da questo viene calcolato il consumo di base: il consumo superiore a questa soglia verrà pagato alle condizioni applicate dal fornitore da contratto.
In Italia questa novità potrebbe entrare in vigore solo a metà anno, dopo le valutazioni di fattibilità.
Invece è probabile che il bonus sociale per le famiglie a basso reddito con la soglia Isee di 15mila euro venga prorogato immediatamente. Ad oggi i beneficiari ammontano a circa 8 milioni di utenti tra energia elettrica e gas.
Inoltre anche le imprese potrebbero ancora beneficiare del credito d’imposta, ma questo sarebbe modulato in base al prezzo del gas: al di sopra di una certa soglia, lo sconto aumenterebbe, mentre al di sotto non sarebbe previsto alcuno sconto. Il massimo dei crediti d’imposta sarebbe ancora quello stabilito nell’ultima legge di Bilancio, che ha aumentato i crediti d’imposta al 45% per le imprese energetiche e del gas e al 35% per gli esercizi commerciali.
Come cambiano le boleltte
Quindi nonostante i prezzi siano in calo con lo stop alle agevolazioni su oneri di sistema e iva agevolata ci sarà, inevitabilmente, un aumento su base annua.
Secondo i calcoli effettuati dall’Unione Nazionale dei Consumatori la bolletta da aprile 2023 sarebbe pari a 1.271 euro su base annua, invece di 1.147 euro, con un rialzo di 124 euro, +10,8%. Il prezzo sarebbe maggiore del 13,9% rispetto a quello di aprile 2022 e del 126,1% su aprile 2021. La bolletta del gas di una famiglia tipo, che nel mercato tutelato ha consumi di 1.400 metri cubi annui, passerebbe, nell’ipotesi di prezzi costanti, da 1.210 a 1.928 euro su base annua, +718 euro (+59,3%)”.
Non si fermano le ricariche 3-6-12 di Revoluce
Nonostante l’ormai imminente cessazione delle agevolazioni statali e la riduzione dei prezzi, non si fermano, invece, i bonus delle ricariche 3-6-12 di Revoluce.
In pratica, grazie ad esse, avrai modo di assicurarti il massimo del risparmio, acquistando in anticipo pacchetti di kWh venduti a prezzo scontato.
In base ai tuoi dati di consumo storico il nostro sistema calcola 3 taglie, pari a 3, 6 o 12 mesi di spesa energia.
Ricaricando in anticipo 3 mesi si ottiene subito il 15% di bonus extra, per 6 mesi il 20% e per 12 mesi ben il 30%.
In questo modo avrai modo di usufruire di un prezzo decisamente più basso, mantenendo sempre un saldo positivo (così da pagare sempre il prezzo al kWh più conveniente) e non subire gli aumenti che stanno affliggendo il mercato elettrico italiano.
Sei pronto per gestire i tuoi consumi grazie all’energia ricaricabile di Revoluce?