Ne girano di tutti i colori: dopo la bufala su WhatsApp, i vari rincari che puntualmente si presentano tra TV e testate giornalistiche, finalmente una “real news”: la prescrizione delle bollette dell’energia elettrica è ridotta da 5 a 2 anni.
Finalmente possiamo dire addio alle maxi bollette, i fornitori di energia elettrica (ma anche di gas) non potranno più mandarti fatture e conguagli relativi a periodi che superano i due anni.
In questo modo non ti arriveranno più̀ bollette da farti mettere le mani nei capelli, praticamente trascorsi due anni non dovrai più̀ pagare l’eccesso al tuo fornitore.
Ma attenzione questo è in vigore per le bollette che scadono dopo il 1° Marzo 2018 per l’energia elettrica e 1° gennaio 2019 per il gas.
La decisione è stata presa, dopo la legge di stabilità del 2018, da ARERA, sconosciuta a molti ma che in realtà è l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
Quindi se un tuo fornitore ti invia una sollecito di pagamento per emessa e non pagata nel 2017, quest’ultima seguirà la prescrizione quinquennale, come previsto dalle legge.
La novità sta solo ed esclusivamente sui consumi fatturati oltre i due anni.
Prescrizione bollette: cosa cambia nella tua bolletta?
La prescrizione delle bollette non va a modificare la tua attuale bolletta. Questa nuova disposizione si riferisce solo ai conguagli che arrivano a causa di un disservizio del fornitore.
Ti spieghiamo meglio con un esempio.
Se il tuo fornitore ritarda a fatturare le letture inviate dal distributore e ti manda una bolletta con tutte le letture non conteggiate nei 5, 4 o 3 anni passati e la bolletta in questione scade dopo il 1° Marzo 2018, tu sei tenuto a pagare solo per i primi due anni.
Non devi pagare (per legge) se ti vengono chiesti soldi relativi a un periodo che va oltre i 2 anni.
Tuttavia la prescrizione non è automatica.
Come far valere la prescrizione?
Uno degli obblighi dei fornitori in merito alla prescrizione breve è quello di informare il cliente finale che nella bolletta emessa sono presenti consumi superiori a più di due anni, motivo per cui è possibile richiedere la prescrizione.
Se il fornitore, nonostante l’evidenza dei consumi superiori a due anni, ignora la richiesta di prescrizione e intima al pagamento minacciando la sospensione sappi che puoi far valere i tuoi diritti attraverso il servizio di conciliazione.
Inoltre il responsabile delle letture è il distributore è ha l’obbligo di effettuare almeno un tentativo di lettura ogni due mesi per i contatori tele-letti.
Se ciò non dovesse venire sappi che hai diritti ad un indennizzo di 10€ per ogni 2 mesi in cui il tentativo di lettura non si è verificato.