Le questioni del riscaldamento globale e del cambiamento climatico sono al centro del dibattito pubblico e politico odierno. Gli economisti hanno proposto l’utilizzo di una carbon tax come strumento potente ed efficace per limitare le emissioni di gas serra. Approfondiamo il tutto in questo articolo!
Tutti noi siamo seguiamo i TG, leggiamo i giornali o scorriamo le pagine dei social network per restare aggiornati sulle notizie del mondo.
Magari qualche volta lo facciamo distrattamente e ci sfugge qualche parola. Fra “impeachment“, “Nasdaq” e “fusion” spesso prestiamo poca attenzione alle notizie con paroloni altisonanti e capita che anche l’espressione “Carbon Tax” sfugga alla nostra attenzione.
Sono circa 30 anni che in Europa (e nel mondo) si “punisce” chi produce energia inquinando troppo ma questo tipo di tassa che sanziona un comportamento malevolo non è sempre ben chiara.
Proviamo a dare qualche semplice indicazione in modo da non lasciarci più sfuggire la “Tassa sul carbonio“.
Cos'è la Carbon Tax?
La Carbon Tax è una tassa applicata sui servizi relativi al settore energetico. Ogni processo di generazione di energia che registra emissioni di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera viene sanzionato. Questa tassa è stata introdotta per la prima volta dalla Finlandia nel 1990.
L’obiettivo della tassa sul carbonio (precisamente è un eco-tassa) è quello di ridurre i danni ambientali e spingere tutta la filiera di produzione dell’energia, da chi la produce al consumatore finale, a preferire soluzioni più ecologiche, facendo leva sui concetti di danno ambientale e di responsabilità.
Nello specifico, la Carbon Tax cresce all’aumentare dell’inquinamento prodotto. Più un produttore inquina, più paga.
Qual è la situazione in Italia?
Il 23 dicembre 1998, l’articolo 8 della legge n. 448 ha introdotto ufficialmente questa eco-tassa in Italia. Tutt’ora la Carbon Tax è sempre presente nelle manovre che i governi propongono ogni anno poiché l’attuazione della tassa non è sempre correttamente applicata.
Infatti, dal 2017 ad oggi le emissioni di CO2 provenienti dalla formazione di energia sono aumentate esponenziale (+4,2% nel 2019), un dato preoccupante che dovrebbe portare ad una spinta verso una più repentina attuazione della tassazione di queste fonti.
Queste emissioni, purtroppo, continuano a crescere contribuendo al riscaldamento globale.
Come possiamo rimediare?
Rimediare nell’immediato è difficile ma siamo sulla buona strada!
Infatti, l’Italia sta procedendo a gonfie vele verso lo sviluppo di energie rinnovabili e ben presto si prospetta un totale abbandono del carbone a favore di un uso massivo di tecnologie a 0 emissioni di CO2.
Quello che sì può fare è accertarsi che le energie che sfruttiamo siano provenienti da fonti rinnovabili certificate. Anche noi di Revoluce sosteniamo queste idee green e infatti proponiamo energia verde.
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