Sono 225 i modelli di dispositivi di ricarica per le auto elettriche, censiti ed analizzati da ARERA, Apparati che vanno dalle wallbox casalinghe alle colonnine stradali. Approfondiamo il tutto in questo articolo e capiamo meglio come non perdersi le agevolazioni in via sperimentale.
L’attività di ARERA è da sempre orientata da una concreta e fattiva analisi e comprensione dei settori in cui si trova ad operare.
Proprio per questo lo scorso anno mese di aprile è stato stilato il primo report inerente al mercato e alle caratteristiche dei dispositivi di ricarica per veicoli elettrici, 34 pagine di analisi e confronti in merito all’approccio del mercato in relazione alla crescita della domanda inerenti ai veicoli elettrici e ai dispositivi di ricarica, conosciuti come wallbox.
Che cos'è una wallbox?
Con il termine wallbox si intende un dispositivo che preleva energia elettrica dall’utenza elettrica domestica tramite un cavo o una presa all’auto elettrica, ricaricando così la batteria.
A differenza di una normale presa schuko, una wallbox è in grado di sopportare, in tutta sicurezza, potenze ben più alte e quindi trasferire energia più velocemente.
Inoltre diversi dispositivi in commercio sono intelligenti, ovvero smart, permettendo di bilanciare l’assorbimento di potenza in relazione alla potenza disponibile del contatore e contestualmente all’utilizzo di elettrodomestici all’interno dell’abitazione.
Questo vuol dire che se il contatore prevede una potenza disponibile di 6,6kW, la wallbox in quel momento ne sta utilizzando 5kW, se improvvisamente all’interno dell’abitazione si aggiunge un utilizzo di 2kW, in questo caso la wallbox diminuirà automaticamente l’assorbimento, permettendo così la continuità del servizio ed evitando di far staccare il contatore con relativi disagi,
Oltre al vantaggio di potersi ricaricare il veicolo comodamente da casa i vantaggi sono anche in termini di prezzo.
Difatti, mediamente i prezzi di “ricarica in strada” si possono aggirare anche intorno ai 50 centesimi al kWh, installando ed utilizzando una propria wallbox, automaticamente si andrebbe a pagare il prezzo di fornitura concordato con il fornitore, che tendenzialmente si aggira a circa la metà, ovvero 25 centesimi al kWh.
L’ARERA nel 2020 ha pubblicato un report, al momento l’unico, in merito al mercato, analizzando di come le aziende stanno approcciando a queste nuove frontiere.
Il report
Le richieste di partecipazione sono state inviate a diverse decine di aziende, italiane ed estere, con dispositivi installati in Italia o che proponessero prodotti interessanti. Hanno risposto in modo completo 24 aziende, permettendo di censire e approfondire 225 modelli.
Gli oltre 200 modelli in commercio coprono range diverse di potenza di ricarica, che varia da un minimo di 2kW fino ad un massimo di 350 kW, dando origine a 4 categorie di mercato:
- ricarica lenta o “Slow“, per ricariche fino a 7,4 kW;
- accelerata o “Quick“, per ricariche fino a 22 kW;
- veloce o “Fast“, per ricariche fino a 50 kW;
- ultra-veloce o “Ultra-fast“, per ricariche oltre i 50 kW.
La prima categoria, quella slow, riguarda principalmente le installazioni domestiche, dove la spesa per l’acquisto e installazione di una wallbox oscilla tra i € 900 ed € 1.500 IVA inclusa.
Diminuendo i tempi di ricarica aumentano a sua volta i prezzi, arrivando a toccare anche a picchi di 4000€.
Al via la sperimentazione ARERA
La diffusione dei veicoli elettrici porta con sé l’esigenza di una rete di punti di ricarica.
Lo sviluppo della mobilità elettrica avrà quindi inevitabili e importanti riflessi sull’evoluzione del sistema elettrico nazionale.
Proprio per questo l’ARERA ha dato il via ad una sperimentazione per sfruttare a pieno le potenzialità offerte dai contatori elettronici.
Il fine è quello di offrire una maggiore disponibilità di potenza prelevabile nella fascia oraria notturna/festiva (fascia F3).
La gestione operativa di questa sperimentazione è stata affidata al GSE, sul cui sito internet è possibile trovare tutte le informazioni necessarie per poter aderire, presentando domanda tra il 3 maggio 2021 e il 30 aprile 2023.
Potrà aderire volontariamente chi utilizzerà wallbox che rispettino particolari requisiti tecnici definiti dall’Autorità.
Così facendo dal 1° luglio del 2021 è disponibile l’aumento gratuito di potenza fino a 6 kW nelle fasce orarie notturne/festive.
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