Siamo nella Fase 3 di quest’emergenza legata alla pandemia di coronavirus. Pian piano, stiamo riprendendo la vita di tutti i giorni, anche se condita da igienizzante e mascherine. Cosa ci aspetta in quest’estate diversa dal normale? C’è chi ha rinunciato alle vacanze, chi ha trovato una buona offerta e chi ha prenotato illo tempore e vuole rilassarsi ad ogni costo. Per quanto riguarda le nostre utenze, invece? Dopo il tracollo del prezzo dello scorso trimestre a seguito non solo dell’emergenza sanitaria, dal 1 Luglio torna a salire il costo dell’energia elettrica. Un aumento che, forse, è bilanciato dalla riduzione dei costi per il gas naturale.
Perché quest’aumento?
Dopo un iniziale crollo di tutti i costi, i costi del mercato tutelato stanno subendo un rialzo. ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha definito questo aumento pari a +3,3%. Questa percentuale è in riferimento al precedente prezzo imposto nei mesi di Aprile, Maggio e Giugno. L’ARERA riferisce, inoltre, che nonostante l’aumento c’è comunque una riduzione dei costi rispetto all’anno scorso.
Accanto a questo +3,3% per l’energia elettrica, spicca un calo dei costi del gas pari al 6,7%. I periodi di riferimento sono i medesimi dell’elettricità. La domanda che sta rimbalzando sui social network e nei media nazionali è sempre la stessa. Perché è aumentata la spesa per l’energia elettrica?
L’aumento è dovuto ad un’impennata dei costi per il funzionamento ed equilibrio del sistema, ossia i costi di dispacciamento. Questo è quello che riferisce nel suo comunicato l’ARERA. In generale, quest’aumento tende ad impennarsi nei momenti di bassi consumi. È necessario quindi “movimentare” il mercato per il servizio di dispacciamento. Le misure di contenimento per la pandemia hanno contribuito ad aumentare le risorse destinate a questo servizio.
Le conseguenze dell’aumento
Il comunicato dell’ARERA continua
completando alcune analisi, nell’ambito delle attività di monitoraggio dei mercati che le competono, al fine di meglio valutare l’aumento di questi costi, anche tenendo conto dell’assetto strutturale del sistema elettrico nazionale.
Scendendo in tecnicismi, l’energia elettrica subisce quest’aumento per via di un +3,6% dei costi di dispacciamento e un -0,3% della componente energia. Restano invariati i costi legati agli oneri extra e le tariffe per il trasporto.
Come sempre, come ogni trimestre, le fluttuazioni del prezzo del mercato tutelato sono varie e diverse. Resteremo in attesa di nuovi sviluppi del mercato sotto tutela per l’ultimo periodo utile dell’anno, da ottobre a dicembre 2020.
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