Nell’ultimo anno siamo stati abituati a sentir sempre più parlare della parola bonus. Con la pandemia mondiale, in Italia, sono arrivati una serie di sussidi per fronteggiare, contestualmente, anche la crisi economica che ha colpito la nostra penisola.
Il bonus per disagio fisico non è l’ultimo degli arrivati, ma con tutta probabilità non tutti gli aventi diritto sanno cos’è e com’è possibile riceverlo. Basti considerare che nel 2020 era solamente il 35% degli aventi diritto a richiedere l’altro bonus, il cosiddetto bonus sociale.
Per quest’ultimo nel 2021 è partito l’automatismo, ovvero un incrocio di dati tra l’INPS e il Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Energetiche (SGATE), permette di applicarlo direttamente in bolletta, senza farne richiesta, a chi ne ha i requisiti. Viceversa, per il bonus disagio fisico non è così e va fatta esplicita richiesta.
Cos’è il bonus per disagio fisico
Il bonus per disagio fisico è uno sconto annuale, applicato direttamente nella fatture della luce, a tutti i clienti domestici affetti da grave malattia o i clienti domestici con fornitura elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, costretto ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita.
Quanto vale?
Il valore del bonus non è uguale per tutti gli utenti, ma sono previsti tre livelli. L’assegnazione ad uno dei tre livelli viene calcolata dal sistema informatico che gestisce le agevolazioni sulla base di quanto certificato dalla ASL.
Il valore del bonus varia in base:
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- Potenza contrattuale disponibile.
- Apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate.
- Tempo giornaliero di utilizzo.
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Questi sono i 3 valori che definiscono l’importo del bonus per disagio fisico, che a sua volta si quantifica:
Nel caso in cui la ASL non barri le caselle relative ai macchinari usati e alle ore di impiego, il sistema assegna la fascia minima.
Le apparecchiature di utilizzo sono diverse, per completezza riportiamo qui l’elenco:
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- Apparecchiature per pressione positiva continua.
- Ventilatori polmonari.
- Polmoni d’acciaio.
- Tende per ossigeno terapia.
- Concentratori di ossigeno fissi.
- Concentratori di ossigeno portatilii
- Aspiratori.
- Monitor multiparametrici.
- Pulsossimetri;
- Apparecchiature per la dialisi peritoneale.
- Apparecchiature per emodialisi.
- Nutripompe.
- Pompe d’infusione.
- Carrozzine elettriche.
- Sollevatori mobili.
- Sollevatori mobili a sedili elettrici sollevatori mobili a barella elettrici.
- Sollevatori fissi a soffitto.
- Sollevatori per vasca da bagno.
- Materassi antidecubito.
Per conoscere e fare una stima del livello di bonus a cui il malato ha diritto è possibile effettuare una simulazione sul portale SGAte.
Come si richiede?
La domanda per il bonus elettrico per disagio fisico va presentata presso il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica (anche se diverso dal malato) o presso un altro ente designato dal Comune (CAF, Comunità montane). Se ne hai bisogno devi quindi utilizzare i seguenti moduli:
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- Un certificato ASL che attesti la situazione di grave condizione di salute, la necessità di utilizzare le apparecchiature elettromedicali per supporto vitale, il tipo di apparecchiatura utilizzata e le ore di utilizzo giornaliero, l’indirizzo presso il quale l’apparecchiatura è installata;
- Il documento di identità e il codice fiscale del richiedente e del malato se diverso dal richiedente;
- Il modulo B compilato;
- Eventuale delega (se la domanda è presentata da un delegato e non dall’intestatario della fornitura).
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Devi inoltre recuperare alcune informazioni dalla bolletta o nel contratto di fornitura attuale:
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- Codice POD (identificativo univoco del contatore dell’energia);
- La potenza impegnata o disponibile della fornitura.
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A differenza del bonus sociale luce/gas, il bonus per disagio fisico è concesso indipendentemente dalla fascia di reddito del richiedente, pertanto non dovranno esserci dei requisiti correlati all’ISEE.
Quanto dura il bonus? Come fare richiesta di rinnovo?
Il bonus per disagio fisico viene erogato senza interruzioni fino a quando sono utilizzate le apparecchiature. Pertanto, se per un qualsiasi motivo non utilizzerai più queste apparecchiature dovrai comunicarlo immediatamente al tuo venditore di energia elettrica. In tal modo l’erogazione del bonus può essere interrotta.
Proprio per questo motivo non c’è bisogno di fare richiesta di rinnovo del bonus per disagio fisico. Infatti, è erogato fino al cessato uso delle apparecchiature elettromedicali.
Puoi invece richiedere un adeguamento nella cifra erogata nel caso in cui aumenti il numero di kWh che consumi annualmente: ciò può accadere se si installano nuove apparecchiature oppure se diventa necessario utilizzare le stesse macchine per maggior numero di ore giornaliere.
Può capitare (per dei problemi informatici) che nonostante tu abbia diritto al bonus, che lo stesso si blocchi nel processo di emissione. Questo problema non dipende dal tuo Distributore di zona.