Negli ultimi anni, la povertà energetica negli Stati Uniti ha subito significativi cambiamenti, con un crescente numero di famiglie che si trovano in difficoltà nel coprire i costi energetici. Un recente studio del MIT ha messo in luce come questo fenomeno stia migrando verso il sud e il sud-ovest del paese, a causa dell’aumento delle temperature e della crescente necessità di aria condizionata.
Uno studio recente del MIT- Massachusetts Institute of Technology – mette in luce come la povertà energetica negli Stati Uniti si stia spostando geograficamente, con un aumento significativo del numero di famiglie nel sud e nel sud-ovest che faticano a coprire i costi energetici. Questo cambiamento è guidato da un passaggio dalle esigenze di riscaldamento a quelle di raffreddamento, con un crescente bisogno di aria condizionata in un clima che si riscalda.
Lo “stress” energetico
L’analisi ha rilevato che, nel periodo dal 2015 al 2020, il carico energetico è aumentato, con una maggiore incidenza di famiglie che si trovano in difficoltà nel pagare le bollette energetiche.
In particolar modo il numero di americani che si trovano in condizioni di povertà energetica – definiti come coloro che spendono più del 6% del loro reddito per l’energia – ha mostrato un aumento preoccupante. Le famiglie nel sud degli Stati Uniti, che ora si trovano a dover affrontare costi energetici più elevati a causa delle temperature più calde, sono sempre più colpite.
E in Italia?
In Italia, la povertà energetica è definita come la difficoltà di acquistare un paniere minimo di beni e servizi energetici, oppure come l’accesso ai servizi energetici che comporta una spesa o un reddito superiore a un “valore normale”. Questa definizione è supportata dalla Strategia Energetica Nazionale (2017) e dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (2019).
Secondo i parametri di misurazione in Italia, il quale tiene in considerazione due indici di spesa, nel 2022, oltre 2 milioni di famiglie italiane vivevano in povertà energetica, rappresentando il 7,7% del totale delle famiglie.
Vi sono delle misure governative attive per contrastare la povertà energetica, come quella del bonus sociale per disagio economico, oltre alle detrazioni per l’efficienza energetica.
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