Sono diversi i consumatori finali che nelle ultime settimane si stanno chiedendo se è possibile rientrare nel mercato tutelato prima della sua scomparsa. Ne parliamo in questo articolo.
Mercato tutelato si, mercato tutela no. Forse puoi rientrare. No, anzi solo se sei vulnerabile.
Ma come stanno realmente le cose?
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su come stanno le cose in merito ad un possibile rientro nel mercato libero.
Partiamo innanzittutto da chi è coinvolto nella cessazione del mercato tutelato. L’Autorità ha stabilito da diversi mesi che i soggetti, cosidetti vulnerabili, al momento avranno ancora diritto alla tutela.
Per clienti vulnerabili si intende:
- hanno un’età superiore a 75 anni;
- si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio, percettori di bonus) oppure presso l’utenza viene utilizzata un’apparecchiatura medicale salvavita alimentata dall’energia elettrica;
- sono soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 104/92;
- l’utenza serve una abitazione di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
- l’utenza si trova in un’isola minore non interconnessa.
Chi rientra in una di queste categorie e si trova nel merca tutelato ci rimarrà anche dopo il 30 giugno 2024.
Clienti non vulnerabili
L’altra categoria, ovvero quella dei clienti vulnerabili, invece non avrà più diritto al regime di maggior tutela e pertanto:
- se si trovano ancora nel mercato tutelato, dal 1° luglio verrà attivato in automatico il Servizio Tutele Graduali (STG);
- se si trovano nel mercato libero non succederà niente ma, se lo desiderano, avranno la possibilità di poter rientrare nel mercato tutelato e poi passare al Servizio Tutele Graduali dal 1° luglio.
Rientro in Tutela
Per chi desidera tornare al servizio di maggior tutela è consigliato inoltrare la propria richiesta entro il 31 maggio, meglio ancora se entro il 30 aprile. Questo perché il processo di rientro, che implica un vero e proprio cambio di fornitore, richiede tra le tre settimane e i due mesi per essere completato.
Il primo passo è identificare l’operatore di maggior tutela attivo nel proprio territorio. Questo può essere fatto facilmente attraverso una ricerca sul sito dell’Autorità (https://www.arera.it/area-operatori/ricerca-operatori), inserendo i propri dati regionali o comunali, che indicheranno il fornitore di tutela appropriato.
Per la maggior parte del territorio nazionale (circa l’85%), il fornitore designato è il Servizio Elettrico Nazionale.
Una volta individuato il fornitore, è necessario contattare il servizio clienti tramite il numero verde fornito, avendo a disposizione:
- Il codice POD dell’utenza, che si può trovare su una bolletta precedente;
- Documenti di identità e codice fiscale del titolare dell’utenza;
- Un indirizzo email per la corrispondenza.
Ogni operatore ha una sua modalità la quale potrà avvenire direttamente tramite registrazione telefonica, piuttosto che attraverso l’invio di una modulistica o ancora attraverso un appuntamento fisico presso gli sportelli territoriali.
Il rientro nel servizio di maggior tutela è gratuito, ad eccezione del deposito cauzionale richiesto a chi sceglie metodi di pagamento diversi dall’addebito diretto su conto corrente o carta di credito.
Per coloro che attualmente hanno un contratto a prezzo fisso nel mercato libero stipulato dopo il 1° gennaio 2024, è consigliabile verificare la presenza di eventuali penali per recesso anticipato, per evitare sorprese.
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La fine del mercato tutelato è ormai vicina ed è importante non farsi trovare impreparati, effettuando delle scelte consapevoli.
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