Con la fine di ottobre si definiscono le quotazioni medie del PUN di settembre e l’ultimo trimestre della tutela. Conosciamo i nuovi prezzi che dovranno pagare i consumatori.
Con l’avvento di Ottobre ci si appresta ad affrontare l’ultimo trimestre del 2022, trimestre che dal punto di vista energetico non inizia con il piede giusto, almeno per il mercato di maggior tutela e relativi clienti.
Nel tardo pomeriggio della giornata di ieri (29.09.2022) l’ARERA ha comunicato l’ultimo aggiornamento trimestrale per i prezzi di energia elettrica, stabilendo le componenti tariffarie.
Allo stesso tempo ieri intorno alle ore 13 si sono chiuse le quotazioni mensili del PUN di settembre, definendo così anche quanto dovranno pagare i consumatori attivi con un’offerta a prezzo variabile.
Mercato tutelato +81%
Con un intervento straordinario l’ARERA limita l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica per le famiglie ancora in tutela e, pur rimanendo su livelli molto alti, evita il raddoppio.
Diverse testate giornalistiche e notiziari parlano di un incremento del 59%, in realtà quello viene riferito all’incremento che ha l’intera bolletta.
Mentre per quanto riguarda la componente energia, ovvero il valore economico di un singolo chilowattora oneri, imposte ed iva escluse, è aumentato del 81%.
Un chilowattora costava circa 27 centesimi del trimestre precedente, mentre nell’ultimo trimestre il suo valore sarà di circa 50 centesimi.
In pratica, gli effetti finali per i consumatori, si traducono in un incremento di 690€ su base annua per una famiglia-tipo.
Nessun aggiornamento invece per le quotazioni del gas, in virtù delle modifiche di aggiornamento e quantificazione introdotte dall’ARERA.
PUN settembre -21%
Le cose stanno leggermente diverse per i consumatori attivi nel mercato libero i quali hanno un’offerta a prezzo variabile.
Ricordiamo che un’offerta variabile dell’energia elettrica segue gli andamenti mensili del PUN.
In quest’ottica si ha una lieve diminuzione rispetto al mese di agosto, dove il PUN medio era stato pari a 543,15€ per ogni 1000 chilowattora: con settembre le quotazioni scendono del 21%, per cui 1000 chilowattora costeranno 429,92€.
Certo, i prezzi rimangono ancora alti rispetto al passato, ma potrebbe essere l’inizio di una progressiva discesa.
A tal proposito puoi approfondire il video del nostro Tutor Conciliatore nell’edizione mensile di TGRevoluce.
I consumi giornalieri, un aiuto decisivo
Se da una parte si può fare poco per contrastare l’aumento dei prezzi, dall’altra abbiamo la possibilità di ridurre i nostri consumi, ottimizzando ed eliminando gli sprechi.
Ma se si volessero mettere in atto degli interventi per ridurre i propri consumi da dove bisognerebbe cominciare?.
Una soluzione valida è quella dei consumi giornalieri, uno strumento ancora più efficace della bolletta mensile.
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Conoscere i propri consumi, in termini di chilowattora, è senza ombra di dubbio un passo avanti rispetto a far riferimento ad una media basata sul consumo mensile/bimestrale, il tutto effettuato a distanza di mesi.
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Come?
Moltiplicando il prezzo di un singolo chilowattora (tutto incluso e senza costi fissi) per il loro consumo.
Nel 2021 abbiamo investito molto nella ricerca e sviluppo riuscendo a lanciare l’applicazione Enrica, un’App che permette a tutti i suoi clienti, presso cui è installato un contatore di seconda generazione, di:
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Conoscere il consumo giornaliero permette di analizzare le proprie abitudini di consumo, prevenire gli sprechi e, soprattutto, di verificare subito i benefici economici di attuare una politica di riduzione dei consumi, cosa di vitale importanza in particolar modo in questo periodo molto delicato per imprese e famiglie.
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