Fine tutela: all’esame di maturità bocciano gli italiani

fine tutela

Secondo un sondaggio effettuato da Selectra più della metà degli intervistati è risultato non informato sulla fine della tutela avvenuta il 1° Luglio 2024.

Il 1° luglio ha segnato un cambiamento significativo per milioni di italiani: la fine del regime di maggior tutela dell’energia elettrica, anche se non totalmente visto e considerato la fetta di consumatori che ha ancora accesso (i cosiddetti non vulnerabili). Tuttavia, una recente indagine condotta da Selectra ha rivelato che molti consumatori non erano pienamente informati su questo momento storico del settore.

In quale mercato ti trovi?

Una delle domane proposte nel sondaggio era quella “sai in quale mercato ti trovi?”, domanda dalla quale è emerso che quasi un quinto dei partecipanti non sapeva in quale mercato si trovava attualmente: libero, tutelato o nel nuovo sistema di tutele gradualmente implementato. Questo dato sottolinea l’urgenza di informare meglio i consumatori sulle opzioni disponibili e sulle conseguenze della fine del regime di tutela.

In questa precisa domanda ci teniamo a sottolineare che comprendere il quale regime ci si trova è molto semplice: in alto di ogni bolletta, nel frontespizio per intenderci, i fornitori hanno l’obbligo di comunicare il regime di appartenzatra:

Qui puoi trovare un articolo che ti spiega le differenze tra mercato tutelato e mercato libero.

Eri a conoscenza del cambiamento nel mercato dell’energia?

Un altro dato preoccupante è che meno della metà dei partecipanti sapeva quali criteri definiscono un utente vulnerabile. Questo è un aspetto cruciale, poiché coloro che rientrano in questa categoria hanno diritto a specifiche protezioni nel mercato dell’energia.

Cosa succede se non si sceglie un’offerta nel mercato libero?

Un’altra delle domande dell’intervista riguarda se si era a conoscenza che il mercato tutelato dell’energia avrebbe subito dei cambiamenti.

A questa domanda il 45,2% degli intervistati ha confessato di non avere informazioni sufficienti sull’evento in corso; tra questi il 6,8% addirittura non sapeva nemmeno che si sarebbe verificato il passaggio di lì a breve.

Tra le tante “bocciature” perlomeno una buona notizia: la maggioranza degli intervistati ha correttamente risposto che i non vulnerabili che non scelgono un’offerta nel mercato libero saranno assegnati al Servizio di Tutele Graduali per il proprio comune, anche se solamente il 47% conosceva le carattestiche per essere definito non vulnerabile.

Ricordiamo che il Servizio Tutele Graduali è un regime transitorio, ovvero un regime di passaggio per accompagnare i consumatori nel libero mercato, ad oggi la sua durata è di tre anni.

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