Pubblicata la relazione annuale ARERA per le attività del 2022. Abbiamo voluto riassumere alcuni numeri in questo articolo.
“Veniamo da due anni particolarmente impegnativi, a tratti drammatici, e spero che questa sia l’unica ovvietà che sentirete nel corso di questa relazione annuale. Non siamo ancora in una fase in cui possiamo limitarci a considerare quanto accaduto.”
Queste sono le parole con cui, il Presidente ARERA Stefano Besseghini, apre la presentazione della Relazione Annuale ARERA 2023 sulle attività svolte nel 2023, presentata l’11 Luglio presso la Camera dei Deputati.
Il 2022 è stato senza dubbio un anno particolare, motivo per cui questa relazione era tanto atteso per comprendere quali effetti aveva prodotto la crisi energetica e relativo caro bollette.
Bonus sociale
Nel 2022, grazie sia al processo di riconoscimento automatico, sia all’innalzamento della soglia ISEE, sono stati riconosciuti oltre 6 milioni di bonus sociali: 3.766.105 bonus elettrici e 2.441.158 bonus gas, con un incremento rispettivamente del 51,4% e 58,7% rispetto al 2021. Il valore complessivo ammonta ad oltre 2.162 milioni di euro. Anche il bonus per disagio fisico, il quale occorre fare esplicita richiesta, ha visto un incremento del 24,33%.
Calano produzione e consumi
I consumi di energia elettrica si sono ridotti dell’1,1%. La diminuzione più marcata è nel comparto industriale (-3,9%) mentre seguono il residenziale (-2,8%) e l’agricoltura (-1,7%), in aumento invece nel settore terziario (+4%). Anche la produzione nazionale lorda subisce una flessione dell’1% rispetto al 2021, mentre sono cresciute del 1,6% le importazioni e del 16,5% le esportazioni.
Nonostante il calo la domanda nazionale è stata soddisfatta per poco più dell’86% dalla produzione nazionale, mentre per la parte rimanente tramite importazione dall’estero.
Cambio fornitore
In aumento anche la percentuale di cambio fornitore e il numero complessivo di punti di prelievo domestici nel mercato libero. Difatti nel 2022 19,5 milioni di punti di prelievo (su 30,1) sono risultati attivi nel mercato libero, portando cosi la percentuale a 64,8%.
Parallelamente anche la percentuale di utenti che ha cambiato fornitore almeno una volta nel 2022 è cresciuta: infatti il 17,9% dei clienti domestici – circa 5,3 milioni di punti di prelievo – ha cambiato fornitore almeno una volta nel corso dell’anno.
Reclami e rimborsi
Nel 2022, il call center dello sportello del consumatore ha ricevuto 1.254.318 chiamate in orario di servizio (+99% rispetto al 2021).
La tematica principale motivo di contatto, per ben il 68%, è stata inerente al bonus sociale, mentre seguono risoluzione controversie, pratiche aperte, portali e servizio a tutele graduali). Mentre il Servizio conciliazione ha ricevuto 24.339 domande (+19% rispetto al 2021), per una media di 108,3 domande su giorni lavorativi.
Tra luce e gas la percentuale di procedure ammonta al 75%. Il 53% delle domande ha interessato il settore elettrico (+5% rispetto al 2021), mentre al gas è riconducibile una quota pari al 22% (-3,5%), la restante parte riguarda il settore idrico.
Complessivamente l’utilizzo del servizio ha permesso di recuperare 19,8 milioni di euro attraverso la conciliazione tra storni, ricalcoli, indennizzi, ecc….
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