Dal 2009 l’Autorità ha introdotto le fasce orarie per permettere ai clienti finali di poter gestire meglio i consumi. Scopriamo di più in questo articolo su quali possono essere i vantaggi.
Ormai siamo sempre più abituati a sentire parlare di offerte biorarie, monoraria o multioraria. Addirittura con i contatori di seconda generazione si potranno avere ulteriori fasce commerciali per poter ottimizzare ulteriormente la spesa energetica.
Il tutto ha avuto inizio nel 2009 quando, l’Autorità AEEG (oggi ARERA), ha reso obbligatorio, in primis per il regime di tutela, la suddivisione del prezzo del kWh in base all’orario in cui avviene il consumo, nello specifico:
- dal 1° gennaio 2009 per i clienti non domestici con potenza disponibile superiore a 16,5 kW;
- dal 1° aprile 2009 per i clienti non domestici con potenza disponibile non superiore a 16,5 kW.
E’ bene sapere che è possibile risparmiare anche avendo una tariffa monoraria, ma procediamo con ordine!
Come funzionano le fasce
La domanda di energia elettrica non è uguale in ogni ora del giorno e quando è più alta devono essere chiamati in produzione anche gli impianti più costosi.
Le ore in cui questo succede sono le cosiddette ore di punta. Produrre energia durante le ore di punta costa, in media, di più.
Le fasce orarie sono così suddivise:
- F1 (ore di punta): dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 19.00, escluse festività nazionali;
- F2 (ore intermedie): dal lunedì al venerdì dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00, sabato dalle 7.00 alle 23.00, escluse festività nazionali
- F3 (ore fuori punta): dal lunedì al sabato dalle 23.00 alle 7.00 e la domenica e i festivi tutta la giornata
La fascia F1 racchiude le ore in cui i costi dell’energia elettrica sono più alti, viceversa F2 ed F3 sono quelle più economiche.
Tendenzialmente con un’offerta bioraria si ottiene un risparmio in bolletta consumando maggiormente nelle fasce orarie F2 ed F3.
Tuttavia, c’è da fare delle valutazioni sulla base della differenza di prezzo tra la fascia F1 ed F2/3.
Questo perché?
Spostare le proprie abitudini nelle ore serali per risparmiare qualcosa non sempre risulta essere di facile applicazione, motivo per cui i “mezzi dovrebbero giustificare il fine”.
Se la differenza tra le due fasce è di poco conto, andare a stravolgere le proprie abitudini potrebbe risultare controproduttivo sotto tanti punti di vista.
Inoltre è anche possibile risparmiare con una tariffa monoraria senza stare ad impazzire per capire a che ora attaccare la lavatrice o la lavastoviglie.
Il trucco è scegliere una tariffa senza sorprese!
Il risparmio anche con una monoraria
Lo sappiamo molto bene che con la vita frenetica di ogni giorno stare dietro agli orari del risparmio energetico, è molto difficoltoso.
Tra il lavoro, la casa, la famiglia e tutti i problemi che dobbiamo affrontare si può stare a guardare le lancette dell’orologio anche per l’energia elettrica?
Alla fine per cosa? Per risparmiare qualche centesimo?
Considerando tutti i trucchetti dei vari fornitori, per addebitare dei costi extra paghi oltre all’energia elettrica, il risparmio energetico si riduce davvero a briciole se non addirittura risultare inesistente.
Il vero risparmio in questo caso è la trasparenza!
Non c’è tariffa che tenga in confronto alla trasparenza.
Oggi possiamo sottoscrivere molteplici tipi di offerte: monoraria, bioraria, a prezzo fisso o a prezzo variabile, ma in ogni caso ciò che farà sempre da padrona è la trasparenza o meno dell’offerta.
Per trasparenza intendiamo la semplicità con cui viene riepilogata l’offerta, senza costi fissi o clausole scritte in super minuscolo.
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- Hai la certezza che, se da un giorno all’altro, hai consumato di più o di meno, in modo da poter gestire al meglio la tua spesa energetica;
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