Il cambio dell’ora è alle porte. Nel 2024, l’ora solare tornerà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, quando dovremo spostare le lancette degli orologi indietro di un’ora, dalle tre alle due. Questo cambiamento comporterà un’ora di luce in più al mattino, ma avremo anche il buio che arriverà prima in serata.
Dopo 7 mesi di ora legale ci apprestiamo ad accogliere il ritorno dell’ora solare.
Nonostante le svariate proposte avanzate in sede europea per abolire il cambio dell’ora, le cose non sono cambiate e puntualmente anche in questo Ottobre ci toccherà mettere un’ora in avanti.
L’ora legale, in vigore in Italia dal 1966, è stata introdotta proprio per sfruttare maggiormente la luce solare e poter ridurre i consumi energetici, con un conseguente risparmio.
Secondo i dati di Terna, lo scorso anno il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 370 milioni di kWh, pari al fabbisogno medio annuo di circa 140 mila famiglie. Questo ha comportato un risparmio economico di circa 90 milioni di euro, con benefici anche per l’ambiente.
Verso giorni più bui
Con l’ora solare, le giornate diventeranno più corte, e il buio arriverà un’ora prima.
Questo, unito alla diminuzione delle ore di luce fino al solstizio d’inverno, segna l’inizio della lunga stagione invernale. Tra il 29 e il 30 marzo 2025, salvo cambiamenti legislativi, torneremo nuovamente all’ora legale, spostando le lancette un’ora avanti.
E’ opportuno ricordare che, in linea di massima, i dispositivi elettronici connessi a internet (smartphone, tablet, PC, ecc.) si aggiorneranno automaticamente, mentre per altri dispositivi, come gli orologi delle auto più vecchie e i forni elettrici, sarà necessario un intervento manuale.
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Con il ritorno dell’ora solare inevitabilmente si consumerà di più per via dell’anticipo dell’illuminazione all’interno delle proprie abitazioni, ma anche per chi utilizza un impianto fotovoltaico, lo stesso avrà una minore produzione. Inoltre se consideriamo che andiamo incontro a temperature meno sostenute, l’accensione dei riscaldamenti porterà un maggior consumo.
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