Tagliare il consumo nazionale del 7%. E’ partita una campagna pubblicitaria che vede coinvolte le amministrazioni locali. Spot e città a luci spente. Vediamo le tre fasi previste dal piano e cosa si sta già muovendo in Italia.
Consumare meno energia elettrica anche per ridurre i volumi di gas.
E’ quello che prevede il regolamento dell’Unione Europea, entrato in vigore il 9 Agosto 2022, in pieno stile Austerity, come si era già accennato!
L’obiettivo che coinvolge l’Italia è quello della riduzione dei consumi pari al 7%, pari a 4 miliardi di metri cubi di gas.
Il piano non è ancora obbligatorio ma, appunto, su base volontaria.
Il piano e la campagna informativa
A livello nazionale è prevista una maxi-campagna informativa tra reti Rai, radio e web, sulle onde dello slogan “Salva il pianeta, aiuta il Paese e fa risparmiare”.
La campagna di sensibilizzazione lanciata dal Governo sarà curata dall’Enea e dal dipartimento per l’informazione: il focus principale sarà basata principalmente su cinque consigli per un consumo più consapevole.
Ma la campagna pubblicitaria sarà solo il primo step del piano italiano.
E’ prevista anche una fase 2, che interviene sulla luce pubblica e termosifoni
Le amministrazioni virtuose
Per raggiungere i risparmi previsti per il prossimo inverno, pari a 4 miliardi di metri cubi di gas, servirà tagliare fino a due gradi i termosifoni con la contestuale riduzione dell’accensione di un’ora e dare un taglio alla luce pubblica.
In Italia alcune amministrazioni locali si sono date già da fare, come Torino, Milano Trento, Bologna e Firenze i quali hanno già introdotto misure di contingentamento dei consumi.
Inoltre la città di Belluno spegnerà l’illuminazione pubblica, su vie e piazze, fino a metà settembre dalle ore 2,30 alle 5 del mattino.
Infine un’ultima fase, quella più critica, farebbe scattare la vera emergenza nazionale dove si interverrà anche sulla riduzione della temperatura dell’acqua calda delle docce e i consumi di luce in abitazioni e negozi.
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