L’etichetta energetica per gli elettrodomestici è un sistema di classificazione degli apparecchi introdotto nel 1998, ma dal 1° marzo cambia tutto. Approfondiamo le principali novità in questo articolo.
Chi non ha mai acquistato un elettrodomestico basandosi anche sull’etichetta energetica?
In Italia nel 1998 sono state introdotte le etichette energetiche, uno strumento a supporto dei consumatori per poter far effettuare loro delle scelte quanto più volte al risparmio energetico.
L’Etichetta Energetica è un documento, molto importante, che informa i consumatori su caratteristiche e consumi di energia di ciascun modello di elettrodomestico.
È opportuno tenerlo in considerazione al momento dell’acquisto di un nuovo elettrodomestico, in quanto permette di valutare i costi che lo stesso avrà in futuro, in termini di consumo ed efficienza.
Insomma un sistema molto semplice e utile per aiutarli ad orientare i propri acquisti in base alle caratteristiche degli elettrodomestici, in primis per i consumi energetici.
Nella pratica vi è una scala composta da classi dove “A+++” sta a indicare la classe maggiore, quella con maggiore efficienza e a basso consumo, fino ad arrivare alla classe “G”, per indicare la scarsa efficienza dell’elettrodomestico e quindi di un maggior consumo.
Un prodotto con una maggiore efficienza energetica comporta costi minori nel lungo periodo, magari a fronte di una spesa iniziale più alta, il problema principale per quanto riguarda la povertà energetica.
Famiglie con basso reddito che, magari, non possono permettersi di modernizzare il comparto degli elettrodomestici, ritrovandosi spesso con mezzi obsoleti e ad alto consumo, generando bollette con importi elevati per le capacità economiche della famiglia.
Negli anni il mercato è cambiato, rendendo sempre più complessa la differenziazione delle tre classi di efficienza energetica più elevate (A+, A++ e A+++), causa la saturazione delle stesse.
Motivo per cui è stato necessario introdurre una nuova classificazione con l’obiettivo di non creare confusione nei consumatori, evitando una scala di valori con minore ambiguità.
Come sono le nuove etichette energetiche
A partire dal 1° marzo 2021 entreranno in vigore le nuove etichette energetiche, che si distingueranno in primis per il design differente, ma anche per via di un’indicazione più chiara e precisa delle informazioni essenziali sull’elettrodomestico:
Nella sostanza sono stati eliminati i segni “+”, tornando di fatto ad una precedente scala, già utilizzata, che varia da una massima classe indicata con la lettera “A”, ad una più bassa “G”.
Inoltre, oltre alla presenza di un codice QR per poter ottenere maggiori informazioni in tempo reale, saranno presenti dati pratici sull’utilizzo che i consumatori dovranno farne, come:
- la durata dei cicli di lavaggio per lavatrici e lavastoviglie;
- il consumo energetico di una SMART TV in modalità HDR;
- il numero di bottiglie di vino che possono essere conservate al fresco nei frigoriferi dedicati;
- e tanto altro.
L’ENEA a supporto dei consumatori
L’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha creato questo opuscolo dove ha riassunto tutte le caratteristiche principali delle nuove etichette.
Anche Revoluce punta giornalmente all’informazione dei consumatori.
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